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Tenno Garda Trentino

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TENNO

Porta occidentale dell’Alto Garda, il territorio di Tenno esprime la contaminazione con la vicina valle delle Giudicarie, in una variegata combinazione tra storicità e paesaggio che si fa sostanza nella fusione della cultura montana con quella lacustre. Il suo territorio è diviso in diverse frazioni, insediamenti tenacemente ancorati alla propria orografia e al proprio glorioso passato. 

Svettano come vessilli di pregio le due bandiere simbolo di Tenno, quella “Arancione”, data dal Touring Club Italiano per la qualità turistica ambientale e quella dei “Borghi più belli d’Italia” per l’abitato di Canale. Al limitare con la frazione rivana di Varone, nei pressi della cascata dell’omonimo torrente, si trova la CAPPELLA BOZZONI eretta tra il 1859 ed il 1861 per volontà della famiglia Bozzoni, noti imprenditori che nella metà del ‘500 fecero edificare l’antica cartiera. La cappella, titolata alla Madonna Immacolata, è costituita da un corpo a pianta centrale su cui si innesta il presbiterio a pianta quadrangolare. Ai lati si trovano la sacrestia, un confessionale e la scala di accesso al coretto. Le decorazioni con stucchi, bicromie, marmi e dipinti, esaltano un’architettura che rielabora motivi accademici, in parte fedeli alla tradizione barocca delle piccole cappelle patrizie e in parte aperti ad ispirazioni neoclassiche. 

Cappella Bozzoni Varone Riva del Garda Tenno
Castello di Tenno

Facendosi strada lungo i terrazzamenti del monte Englo si giunge a Tenno e al suo CASTELLO. Eretto su fondamenta romane è stato vissuto e modificato da numerose popolazioni e personalità tra cui Longobardi e Franchi, Guelfi e Ghibellini, servitù feudali e libertà comunali, Principi Vescovi di Trento, Veneti e Visconti. Originariamente considerato un bene di tutti, finì inevitabilmente per essere “privatizzato” già nel 1210 dal Vescovo Venga. Nel 1400 grazie a Piccinino e Sforza subì l’influsso rinascimentale. Venne poi danneggiato nel 1700 durante la guerra franco-ispana fino a quando, a inizio Ottocento, il governo bavarese lo mise all’asta consegnandolo nelle mani della famiglia Brunati che lo restaurò. I 48 metri della sua torre più alta crollarono nel 1920. Oggi il castello è ancora di proprietà privata e per questo non è visitabile. 

Attorno alle sue mura sorge però il caratteristico e suggestivo BORGO DI FRAPPORTA che racchiude le case edificate sui terrazzamenti della Valle del Magnone e sulla roccia di S. Lorenzo. L’intero borgo domina a larga vista l’entroterra montano e il Garda. Di pregio e di interesse storico sono certamente la torretta seicentesca, la vecchia fontana e un antico sepolcro romano di recente scoperta. Al borgo si accede attraverso una porta medievale ad ogiva che vi immergerà in un tempo fuori dal tempo tra case di sasso, portoni, inaspettati slarghi, vicoli e orti. A Sud si erge la CHIESA DI SAN LORENZO, esempio regionale tra i meglio conservati di arte romanica. L’impianto murario è probabilmente del XII secolo mentre l’origine è da far risalire a una più antica chiesa esistita tra l’VIII e il IX secolo. All’interno sono conservati pregevoli affreschi di epoche diverse. Sconsacrata da Napoleone, nel 1840 ritrovò la sua originaria funzione.

Chiesa di San Lorenzo Tenno
Borgo di Frapporta Porta ingresso Tenno
Borgo Medievale Canale di Tenno

Addentrandosi nella valle si giunge a CANALE DI TENNO. Il caratteristico borgo medioevale è attestato già dal 1211, ed è giunto fino ai nostri giorni quasi del tutto inalterato. Tra le viuzze di Canale si trovano il Museo degli Attrezzi Agricoli, che racconta l’importante rapporto tra uomo e territorio e la CASA DEGLI ARTISTI GIACOMO VITTONE, centro culturale nato negli anni ’60 per iniziativa del pittore dilettante Giacomo Vittone. Dai dipinti di Vittone alle odierne attività congressuali, corsi estivi, ospitalità per artisti e soggiorni scuola con Accademie ed Istituti d’arte, è anche luogo di esposizioni dedicate alle arti visive di ieri e di oggi (info & booking www.casartisti.it).

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