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Drena Garda Trentino

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DRENA

Drena è un piccolo borgo arroccato a mezzo monte capace di vivere a pieno lo spirito altogardesano grazie a incantevoli paesaggi e ad una vocazione prettamente avventurosa adatta a numerosi sport all’aria aperta. La posizione è strategica in quanto guarda dall’alto la piana della Sarca, il Garda e tende il braccio al monte Bondone, meta di sport invernali e trekking estivi.

Il CASTELLO DI DRENA, oggi ferito da un recente crollo delle mura occidentali, conserva ancora stanze e antri di grande pregio ed è luogo di mostre, incontri ed eventi durante tutto l’anno. La rupe sulla cui sommità si erge il maniero è sicuramente stata frequentata fin dall’Età del Bronzo, come testimoniato dal ritrovamento dei resti di un antico Castelliere. Il Castello diventerà poi in epoca medioevale dei Signori di Sejano e poi dei Conti d’Arco. La posizione è infatti strategica in quanto domina l’unico collegamento della Valle della Sarca con la Valle di Cavedine e quindi i passaggi verso Nord. Permangono le cinte murarie, il palazzo comitale, una piccola cappella e altri edifici. Di fascino indiscusso è la torre risalente al 1300 alta 25 metri (info & booking

tel. 0464 541220).

Drena_Castello
Cappella Di San Vigilio Drena
Monumento al Minatore Drena
Santuario Madonna di Fatima Drena
Chiesa di San Martino Drena

A valle dell’abitato si incontra la CAPPELLA DI S. VIGILIO, voluta da un cittadino di Drena emigrato in America. All’ingresso del paese è invece collocato un bassorilievo in pietra chiamato MONUMENTO AL MINATORE scolpito da Arthur Alexandrè per ricordare i tanti drenensi emigrati in Belgio come minatori. A lato è conservato un carrello metallico proveniente dall’ultima miniera di carbone della Vallonia. Nel cuore di Drena è inoltre possibile visitare la CHIESA PARROCCHIALE DI S. MARTINO risalente al XVI secolo. Varie attestazioni riportano la presenza di una cappella già nel 1537. Un consistente restauro ebbe inizio nel XIX secolo quando ci si rese conto delle condizioni precarie dell’edificio originario e il progetto di ricostruzione fu affidato a Giuseppe Caproni, padre di Giovanni Caproni pioniere dell’aviazione. Dal centro cittadino, da via Roma, si accede ad un breve ma suggestivo percorso abbellito da aiuole e fontanelle che conduce al SANTUARIO MADONNA DI FATIMA. Fu voluto nel 1942 dai cittadini di Drena e realizzato dopo la Seconda Guerra Mondiale. La cappella venne costruita nel 1949 vicino alla grotta scavata nel 1943 dai minatori emigrati in Belgio.

Drena offre numerose escursioni e passeggiate di varie difficoltà, adatte sia al trekking che alle mountain bike. È inoltre presente una suggestiva ferrata realizzata nel canyon scavato dal Rio Sallagoni. Tra i percorsi più semplici vi è quello che percorre la cosiddetta Strada Romana, una mulattiera medievale che collega l’abitato al lago di Cavedine, passando per le Marocche di Dro. Andando verso Braila, frazione arcense, ci si imbatte nel percorso OPEN AIR GALLERY, un tracciato che unisce i sentieri nei boschi drenensi con colorate e pittoresche opere d’arte. E ancora i numerosi sentieri verso Malga Campo, con la chiesetta degli Alpini e il Cammino dei Ricci, che si addentra tra secolari castagneti.

Open Air Gallery Drena
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