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BIODISTRETTO
VAL DI GRESTA
MORI - RONZO-CHIENIS - ISERA
Scrigno “verde” pregiato il Biodistretto della Val di Gresta è racchiuso tra i territori di Mori e Isera, comprendendo interamente il Comune di Ronzo-Chienis. Istituito nel 2014, ha l’obiettivo di valorizzare l’economia e le tradizioni locali appartenenti a questo territorio, che ha conservato intatto nei secoli un paesaggio rurale perfettamente integrato nel sistema Natura. Terra fertile in collegamento simbiotico con i climi, le colture e le culture del Garda Trentino e della Vallagarina. Nei suoi terrazzamenti si contraddistinguono pratiche di coltivazione condivise con una forte spinta al metodo biologico. Il Biodistretto della Val di Gresta è inoltre custode di narrazioni storiche avvincenti, dal trasporto via terra dell’intera flotta veneziana dall’Adige al Garda nel 1439, alle intricate avventure della famiglia Castelbarco, fino alle drammatiche vicende sul confine di guerra nelle trincee della Prima Guerra Mondiale. Territorio, storia, cultura e tradizioni si possono vivere attraverso i sapori e i profumi degli ortaggi, dei vini e della cucina che il Biodistretto della Val di Gresta custodisce gelosamente. Soggiornare in questo territorio e farsi accogliere dalle sue genti è un’esperienza completa, intima ed emozionante che vi regalerà passeggiate, panorami, sapori e tradizioni che mai potranno essere vissuti con tanta completezza in altri luoghi.
DENTRO IL BIODISTRETTO
Valle di luce, con le sue rocce esposte a sud è da sempre un territorio per la coltivazione di prodotti di pregio che beneficia dell’influenza dell’Ora del Garda che ne favorisce un microclima unico. La realizzazione dei terrazzamenti ha permesso all’uomo la coltivazione di ortaggi e viti fin sopra gli 800 metri arrivando ai 1250 metri slm dei campi di Bordala bassa. Eccellenze sono la patata, la carota, la verza, i cavoli, i cavolfiori, radicchio, cicorie e insalate, il sedano rapa, porri e cipolle. Eccellenze enologiche sono invece i vitigni di Chardonnay, Pinot Sauvignon bianco, Müller-Thurgau e Marzemino per la maggior parte coltivati con metodo biologico. Infine si è intrapreso un percorso di pregio per il recupero di viti indigene e storiche come il San Lorenzo.
DA NON PERDERE
Svariate sono le possibilità a piedi o in MTB lungo i sentieri segnati che collegano Ronzo-Chienis, passo Bordala, Malga Somator, Castel Corno, Prà da Lac, Santa Barbara, Pannone, Corniano, Pizzole e Baita Alpini. È inoltre possibile visitare i centri di Loppio con il suo lago e l’isola di Sant’Andrea, Mori con il santuario di Monte Albano, la chiesa arcipretale di S. Stefano e il teatro sociale G. Modena. E ancora i borghi di Besagno, Sano, Molina, Seghe 1° e 2°, San Biagio, Tierno, Ravazzone, le trincee dell’Asmara, Valle San Felice, Manzano, Nomesino, Varano, Isera e i tanti sentieri che attraversano l’intero Biodistretto. Imperdibile anche la Via Ferrata
O. Marangoni sopra il Santuario di Monte Albano a Mori).
MORI, tra il Garda e Rovereto
Incastonato in Vallagarina, il territorio del Comune di Mori si presenta tra i più ricchi ed eterogenei della vallata. Accogliente e alpino il suo paesaggio è percorso da lunghe piste ciclabili che collegano la valle dell’Adige al lago di Garda oltre che da numerosi sentieri che dalle tredici frazioni si inerpicano sulle pendici del monte Baldo e attraverso la Val di Gresta. Mori è poi custode di numerosi palazzi settecenteschi, di preziose chiese, di suggestive trincee della Prima Guerra Mondiale e di interessanti siti archeologici.
RONZO-CHIENIS, un orto biologico
Perla della Val di Gresta vive i ritmi di un mondo contadino senza tempo che ha trovato la sua naturale dimensione grazie al dolce soffio dell’Ora del Garda che qui s’insinua nei campi terrazzati dagli incantevoli muri a secco per vitaminizzare le numerose colture del Biodistretto. In questa cornice trovano spazio emozionanti escursioni a piedi o in Mtb, in ogni stagione, su sentieri sterrati, su paesaggi innevati. Tra campi, trincee, ruralità e natura incontaminata.
ISERA, sinonimo di Marzemino
È il gorgoglio nel calice di Marzemino il suono che si diffonde in tutta la vallata. Attorno al borgo di Isera, incastonato sulla destra Adige al riparo da freddi venti e abbracciato dal sole, si sviluppa rigogliosa la coltivazione di questo vitigno autoctono che si fa espressione di pregio tutta da gustare nei numerosi ristoranti e nelle cantine della zona. Un territorio onesto che ha saputo conservare le proprie bellezze, dai palazzi settecenteschi magnificamente affrescati alle decine di insediamenti fortificati.